Auto ibride “metanelettriche” per un futuro sostenibile.
Sono in atto cambiamenti per cui la tendenza dei consumatori, per quanto riguarda l’autotrazione, va decisa verso carburanti alternativi come il metano, quindi anche e soprattutto biometano, ed elettricità, per risparmiare e combattere l’inquinamento. Le industrie si stanno attrezzando in fretta e furia per offrire sul mercato un numero sempre maggiore e sempre più efficiente di auto a metano ed elettriche. In forte calo la domanda per quanto riguarda gli autoveicoli alimentati a Gpl (gas petrolio liquefatto) molto pericoloso e più costoso del metano. È ancora carente una consapevole cultura in tema di mobilità sostenibile, coi consumatori che spesso non sono in grado di distinguere tra Gpl e metano. È uno degli aspetti, quello del cosiddetto awareness, un termine orrendo che significa semplicemente consapevolezza o, se volete, cognizione di causa, che è stato il tema al centro del convegno “Quale Mobilità” che si è tenuto alla Link University di Roma a metà dicembre, promosso dal gruppo interparlamentare per il clima Globe Italia.
Fondamentale quindi è informare, per aiutare a comprendere questo momento critico. Ad esempio chiarendo che il metano e l’elettrico non sono in competizione, sono anzi complementari, si tratta solo di diverse scelte tecnologiche. E che i veicoli a metano si possono parcheggiare in sicurezza anche nelle autorimesse. Con il gas più maturo, il che non significa che non si possa sviluppare ulteriormente.
“Noi abbiamo un’idea abbastanza ferma sul fatto che l’ibrido gas potrebbe essere una soluzione molto forte – ha detto Andrea Ricci, a capo dello sviluppo Cng di Snam (nella foto) – perché abbiamo fatto alcune valutazioni di emissione e siamo in presenza di emissioni sia inquinanti che clima-alteranti estremamente basse”.
Più informazione ma anche più infrastrutture. In Italia non mancano quelle per andare a Cng, il metano per autotrazione, con 1200 impianti ai quali da parte di Snam si aggiungeranno fino ad altri 300. Occorre però anche qualche passo avanti nelle regole, ad esempio introducendo l uso dei self service.
“Già le emissioni di inquinante dell’auto a gas è molto bassa – ha spiegato ancora Ricci – ma nel momento in cui si inserisce il Biometano anche il clima-alterante si azzera. Anzi, addirittura con la cattura della Co2 si può andare a bilancio di emissione negativo. Quindi stiamo lavorando come Snam anche nell’area del Biometano per capire come meglio aiutare il paese a sviluppare l’infrastruttura perché anche in questo caso già c’è, funziona, non ha bisogno di sviluppi sostanziali”.