Produzione agricola a inquinamento zero col biometano.
Il biometano è un biocombustibile avanzato di terza generazione, considerato dagli addetti ai lavori e dalle maggiori associazioni ambientaliste italiane come una nuova frontiera capace di dare un impulso straordinario alla “economia circolare”.
Per il suo impiego si stanno seguendo due diverse possibilità reali di destinazione o utilizzo: la prima è quella della immissione in rete attraverso il metanodotto Snam: la seconda prevede la fornitura di biometano per autotrazione ai distributori lungo strade e autostrade per meglio soddisfare una richiesta sempre più crescente per il recente aumento esponenziale di automezzi che fanno uso di biocarburanti.
Ma la produzione di biometano non consente benefici solo nel campo della combustione (riscaldamento, energia e autotrazione) poiché gli impianti di produzione di questo innovativo biocombustibile consentono anche la produzione derivata di un compost di qualità che, se usato su larga scala, anche tramite l’aiuto di specifici progetti avviati da organismi pubblici, potrebbe consentire l’attuazione dell’agricoltura biologica o quanto meno sostenibile pianificando l’uso di biofertilizzanti e compost che possano fermare il progressivo impoverimento del sottosuolo evitando l’utilizzo di sostanze chimiche nocive.
Restando in agricoltura non è neppure da trascurare il fatto che i mezzi agricoli possono essere alimentati a biometano per risolvere quella parte di problemi d’inquinamento legati all’uso degli automezzi nelle varie fasi delle coltivazioni agricole. Il complesso di queste attenzioni collocherebbe i prodotti finali su più alti livelli di qualità e genuinità da dover adeguatamente pubblicizzare sui mercati e nella distribuzione.