Qualità dell’aria: le proposte di Legambiente contro l’emergenza smog.
da Arpat Toscana 15.11.17 – Per migliorare l’aria delle nostre città e rispondere così all’emergenza smog, l’associazione ambientalista ha avanzato, nel mese di ottobre 2017, all’interno del dossier L’emergenza smog e le azioni (poche) in campo – edizione straordinaria Mal’aria, una serie di proposte, rivolgendosi in particolar modo alle amministrazioni perché mettano a punto provvedimenti efficaci. I suggerimenti di Legambiente partono dagli impegni esplicitati nell’Accordo di programma anti-smog del giugno 2017 tra Ministero Ambiente e Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, per renderli maggiormente incisivi ed ampliarli oltre i confini della Pianura padana.
Ecco qui in sintesi le proposte.
* Estendere il divieto circolazione, oltre ai veicoli diesel “Euro 3”, a quelli a benzina “Euro 0” ed “Euro 1” e a gas (gpl e metano) “Euro 0”.
* Prevedere un controllo in tempo reale dei trasgressori, tramite App in dotazione a tutti i vigili urbani e utilizzando le telecamere agli incroci, ingressi alle ZTL o telepass di parcheggi e ingressi autostradali.
* Estendere il divieto di circolazione stagionale e la limitazione della velocità anche alla rete autostradale di pianura e delle valli alpine e prealpine.
* Accompagnare il divieto stagionale alla circolazione dei veicoli diesel “Euro 4” all’ottobre 2020 a quelli a benzina “Euro 2” ed “Euro 3”, e a gas “Euro 1” ed “Euro 2”.
* Anticipare i divieti stagionali alla circolazione dei veicoli diesel “Euro 5” all’ottobre 2024 e, di conseguenza, tutti gli altri (benzina “Euro 4”, gas “Euro 3”).
* Preannunciare già ora (tra il 2026 e il 2030) i divieti alla circolazione per tutti i veicoli a combustione interna anche Euro 6, in modo che i potenziali acquirenti sappiano del probabile fine vita utile di tutti i veicoli inquinanti: dal 2030 al 2035 potranno ancora circolare i veicoli ibridi elettrici e poi solo quelli ad emissioni (quasi) zero (elettrici puri, idrogeno rinnovabile).
* Incentivare, per il trasporto pesante, l’uso di biometano liquefatto, sia per le lunghe percorrenze stradali che per il trasporto marittimo, puntando in modo prioritario alle infrastrutture relative alle ricariche elettriche, alla produzione di biometano e ai distributori di bio-GNL.
* Incentivare nuovi veicoli elettrici, dedicati esclusivamente al servizio pubblico (comuni), alla consegna merci cittadine, ai taxi e ai servizi di car sharing elettrici o plugin con una autonomia di almeno 50 chilometri.
* Applicare una tassa di possesso, di competenza regionale, che penalizzi progressivamente i veicoli più vecchi e inquinanti, soprattutto quelli per il trasporto merci, che oggi pagano di meno.
* Introdurre dei limiti di velocità autostradali differenziati in funzione dell’inquinamento (ad esempio 110 all’ora stagionale, 90 all’ora al superamento del primo livello di allerta).
* Introdurre l’etichetta energetica sulle caldaie installate, da rilasciarsi annualmente in occasione dei controlli di legge, che informi i condomini del consumo della propria caldaia e invogli a cambiarla prima che giunga a fine vita (che si rompa o non funzioni più).
Già all’inizio di quest’anno l’associazione aveva stilato una speciale lista, quella delle 10 mosse da compiere per liberare le città dallo smog.
- Ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città per favorire spostamenti sicuri a piedi e in bicicletta
- Aumentare il verde urbano: piantare migliaia di alberi nelle strade e nei parchi, per assorbire emissioni inquinanti e CO2
- Una mobilità verso “emissioni zero”
- Incentivare e potenziare il trasporto pubblico e quello su ferro
- Fuori i diesel e i veicoli più inquinanti dalle città
- Politiche tariffarie ad hoc come la road pricing e la ticket pricing per l’ingresso con veicoli a motore nelle aree urbane
- Riqualificazione degli edifici pubblici e privati, per ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti
- Riscaldarsi senza inquinare;
- Rafforzare i controlli su emissioni auto, caldaie, certificazione energetica degli edifici
- Intervenire su industrie e aree portuali
Per approfondire: dossier L’emergenza smog e le azioni (poche) in campo – edizione straordinaria Mal’aria